STATISTICA INCIDENTI STRADALI ANNO 2017
 

 

 

 

Nel corso del 2017 sono stati registrati in Italia 174.933 incidenti stradali con lesioni a persone, a causa dei quali sono decedute 3.378 persone (95 in più rispetto all'anno precedente con un incremento del 2,9%), mentre altre 246.750 sono rimaste ferite.

 

Incidenti stradali, persone decedute e ferite

Anno 2017 Anno 2016
  Valori Assoluti Media giornaliera Valori Assoluti Media giornaliera Variazione
Incidenti 174.933 479 175.791 485 -2,5%
Deceduti 3.378 9 3.283 9 -0,6%
Feriti 246.750 676 249.175 688 -2,7%
 

Tra le vittime sono in aumento i pedoni (600, +5,3%) ed i motociclisti (735, +11,9%) mentre risultano pressoché stabili gli automobilisti deceduti (1.464, -0,4%); in calo ciclomotoristi (92, -20,7%) e ciclisti (254, -7,6%).

Rispetto all’anno precedente gli incidenti e i feriti registrano una lieve diminuzione (-0,5% e -1,0%).  Il rapporto tra feriti gravi e deceduti è sceso a 5,1 da 5,3 dell’anno precedente. Il tasso di lesività grave sulla popolazione residente è di 28,6 feriti gravi per 100 mila abitanti (40,1 per gli uomini e 17,7 per le donne). 


								           Prospetto tratto da ISTAT

 

Nell'Unione Europea le vittime di incidenti stradali nel 2017 sono state 25.315, in diminuzione del 1,6% rispetto al 2016 quando le vittime furono 25.720. Nel confronto fra il 2017 e il 2010 (anno di benchmark della strategia europea per la sicurezza stradale) i decessi si riducono del 19,9% a livello europeo e del 17,9% in Italia. Ogni milione di abitanti, nel 2017 si contano 49,7 morti per incidente stradale nella Ue28 e 55,8 nel nostro Paese, che scende dal 14° al 18° posto della graduatoria europea.

A pesare sul dato italiano hanno contribuito gli aumenti di mortalità registrati su autostrade e raccordi (+8,0%) e strade extraurbane (+4,5%). Un aumento più contenuto si è registrato sulle strade urbane (+0,3%).


                                                                                                                                                                               Prospetto tratto da  ISTAT

 

Tra i comportamenti errati più frequenti, sono da segnalare la distrazione, il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo e la velocità troppo elevata (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 40,8% dei casi.

La rilevazione condotta dall’Istat include solo le circostanze accertate o presunte per i conducenti dei primi due veicoli coinvolti nell’incidente. Gli incidenti stradali che coinvolgono tre o più veicoli rappresentano circa il 10% del totale.

Tra le altre cause più rilevanti, la mancanza della distanza di sicurezza (21.463 casi), la manovra irregolare
(15.932) e anche il comportamento scorretto del pedone (7.204) rappresentano rispettivamente il 9,6%, il
7,1% e il 3,2% delle cause di incidente. Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza o semaforiche (17,1%), sulle strade extraurbane è la guida distratta o andamento indeciso (pari al 20,1%), seguita dalla guida con velocità troppo elevata (14,6%) e dalla mancata distanza di sicurezza (14,6%).

Note

Fonte: Istituto Nazionale di Statistica

Incidenti stradali: quelli che si verificano in una strada aperta alla circolazione pubblica, in seguito ai quali una o più persone sono rimaste ferite o uccise e nei quali almeno un veicolo è rimasto implicato.

Morti: le persone decedute sul colpo (entro le 24 ore) o quelle decedute dal secondo al trentesimo giorno, a partire da quello dell’incidente compreso.

Feriti: le persone che hanno subito lesioni al proprio corpo a seguito dell’incidente.